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Riflessioni

Non vendere la tua vigna

Leggiamo tutto il capitolo 21 di 1 Re. 

 

Acab voleva avere la vigna di Nabot e quindi gli disse: “Dammi la tua vigna, se vuoi in cambio te ne darò un’altra che è migliore di quella che hai, altrimenti te la pagherò profumatamente”.

Il nemico, il diavolo, si comporta esattamente così con i Figli di Dio: vuole sottrarre loro ciò che hanno di spirituale e per ottenerlo offre qualsiasi cosa sia allettante.

Potrebbe essere la propria coscienza, o la gioia, la pace, la fede o ciò in cui si crede.

L\'avversario (il maligno, satana) vuole il nostro tesoro, che spesso non apprezziamo o di cui non riconosciamo il giusto valore e dice di volerci offrire qualcosa di meglio per la nostra “salvezza”.

Potrebbe offrire di lasciare la Chiesa per qualcosa di più \"appropriato\" o di abbandonare Dio che “obbliga” a percorrere la strada stretta, o altri inganni del genere. Infatti  il diavolo è il padre della menzogna.

Nabot, “certo della sua fede”, non vende la sua vigna. Infatti sta scritto: “Mi guardi il SIGNORE dal darti l\'eredità dei miei padri!”

Non date via ciò che avete di valore.

Non vendete la vostra vigna.

Nacab disse: “Questa è la mia eredità”.

Il Cristiano deve dire: “Questa è la mia identità”.

Quindi stiamo attenti, come appartenenti alla famiglia di Cristo, a non svendere la nostra “vigna”, il nostro “corpo”, la nostra “fede”, cioè la vita eterna.

Acab arriva a casa e avvilito racconta alla moglie del rifiuto di Nabot. 

Izebel, perentoriamente, dice al MARITO: “Ma non sei il re (della casa)? Qualsiasi cosa tu voglia la devi prendere!! È per questo che non mangi? E’ per questo che piangi? Non ti preoccupare ci penso io!”

Izebel quindi pianifica di imbrogliare Nabot e manda delle lettere agli Anziani della sua regione. Questi anziani digiunano per fare del male a Nabot. Ma questo non è un buon motivo per digiunare. Questo non è il digiuno che il Signore gradisce.

Poi essi lapidarono Nabot fino a farlo morire e Izebel andò dal marito per dirgli: “Ce l’abbiamo fatta”. E così riuscirono ad impadronirsi della cosa più preziosa che Nabot aveva.

Questa storia fa commuovere.

Come sicuramente avrete ben capito, la presuntuosa Izebel, con la sua forte personalità e la sua influenza sul marito sprigionata dall’orgoglio, riuscì, in disubbidienza a Dio, a fargli il lavaggio del cervello. 

Tutto questo però non passò inosservato alla giustizia di Dio. Gloria a Dio per la Sua giustizia che noi amiamo perché prima o poi fa venire alla luce l’iniquità!

Dio Infatti inviò ad Acab il suo profeta Elia con il compito di ammonirlo e avvertirlo di come avrebbe punito lui e la moglie per una così iniqua ingiustizia. 

Acab, grazie al suo pentimento non subì subito la sua sorte, ma morì in battaglia contro i Siri nel tempo stabilito da Dio e i cani leccarono il suo sangue, mentre Izebel fu dilaniata dai cani proprio come Dio aveva predetto per mezzo del Suo profeta. 

Ricordiamo inoltre che se noi oggi vendiamo la nostra coscienza e la nostra salvezza, le ripercussioni (se noi non le riceviamo) raggiungeranno i nostri figli perché sta scritto che “le colpe dei padri ricadranno sui figli.

Dobbiamo fare attenzione.

In questa storia Izebel non riuscì a godere di ciò per cui fece uccidere un uomo. Acab viene usato ancora da Dio ma poi fa la fine da Lui decretata.

Da questo episodio si può trarre un grande insegnamento per le Chiese riformate. Come sta scritto:” le donne stiano sottomesse ai propri mariti\" (Efesini 5:22) mentre i mariti devono vigilare con più discernimento affinché le loro mogli non “rubino” la loro autorità conferita da Dio, svendendo in un sol colpo la vigna, cioè la propria vita eterna e quella della moglie. 

Dio è un Dio di un amore immenso ma anche un Dio di giustizia e poiché é fedele alla Sua Parola non può assolutamente permettere alle eventuali Izebel che possono esistere nelle Chiese di avere un’influenza così dannosa, motivata dall’orgoglio e dalla mancanza di umiltà, sui propri mariti e che possono causare fratture insanabili nella Chiesa, come lo fu per il popolo di allora. 

Non dobbiate vendere la nostra coscienza.

 

Questo mondo in cui stiamo vivendo non durerà per sempre. Per ogni cosa che facciamo c’è un domani. Se abbiamo buoni valori, se abbiamo fede in Dio e se abbiamo una coscienza non dobbiamo venderli per qualcos’altro perché ogni cosa che piantiamo oggi raccoglieremo domani. Amen

 

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AVVISO IMPORTANTE

Comunichiamo che dal 22 APRILE 2017 la celebrazione avrà luogo nel giorno di SABATO, in sostituzione alla domenica, alle ore 10:00 nello stesso locale.

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Sukkot 2016

 

Altre foto nella sezione "Ricordi fotografici" del nostro sito nella cartella dedicata alla festa di Sukkot 2016!!

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Mo'ed, appuntamento con Dio -terza parte

Le Feste Autunnali

Iddio ha già adempiuto le prime tre feste, cioè quelle primaverili; non lo dobbiamo mettere in dubbio, sono fatti accaduti: Gesù è stato crocifisso, è risorto e lo Spirito Santo è stato mandato. Quindi, basandoci su queste certezze, dovremmo stare in piedi su un terreno solido.

Le altre feste, quelle autunnali riguardano la Seconda Venuta di Gesù.

Ci sono tre feste autunnali: Rosh HaShanah che nella Bibbia è chiamata Yom Teruah e significa il giorno del suono di squillo di tromba. Poi ci sono Yom Kippur che significa il giorno della copertura (yom significa giorno) e Sukkot  che significa capanna o tabernacolo.

 

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Mo'ed, appuntamento con Dio -seconda parte

Dal momento che le feste primaverili o le prime feste parlano della prima venuta di Gesù, sono state tutte profeticamente adempiute, completate in modo incredibile.

Pensate a questo per un momento: ci sono 365 giorni in un anno e Gesù avrebbe potuto essere crocifisso in qualsiasi giorno, Gesù avrebbe potuto risorgere dai morti in qualsiasi giorno, lo Spirito Santo avrebbe potuto essere rilasciato in un giorno qualsiasi.

Questi sono i tre eventi principali della prima venuta di Gesù: è stato crocifisso, il terzo giorno è risorto dai morti e lo Spirito Santo è stato mandato.Vi rendete conto che ognuno di questi eventi è accaduto durante una festa ebraica?! Rendetevi conto che è una cosa abbastanza notevole. Forse un evento sarebbe potuto accadere in una festa ebraica e avreste potuto parlare di una coincidenza, ma tutti e tre gli eventi principali della prima venuta di Gesù sono capitati durante una festa ebraica.

Vediamo quindi le feste primaverili.

 

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Mo'ed, appuntamento con Dio -prima parte

Le feste di Israele vengono da Dio.

Quando leggiamo Levitico 23 Dio dice specificatamente: queste sono le mie feste, osservatele per sempre, sono feste eterne, date al popolo di Israele.

Paolo insegna che i “gentili” sono diventati parte della comunità di Israele e mi piace quando vengo in Europa perché voi avete quel “bene comune”, quella “assistenza statale”; c'era quel tipo di assistenza anche nel Regno Britannico con il Commonwealth che coinvolgeva tutte le isole. Quindi nella Scrittura sta scritto che voi avete il vostro bene comune, ebrei e gentili. Voi sarete arricchiti dalle feste: sono dei tesori e voi sarete arricchiti nel conoscere il loro significato fisico e spirituale e anche nel celebrarle.

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Sukkot 2015

E per vedere altre immagini visitate la nostra pagina dei RICORDI FOTOGRAFICI nella cartella dedicata a Sukkot 2015!!

 

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Profezia su Israele Salmo 129

"MOLTE VOLTE mi hanno OPPRESSO fin dalla mia gioventù 
- LO DICA PURE ( Dio glielo concede) ISRAELE - 
molte volte mi hanno oppresso fin dalla mia gioventù 
eppure NON HANNO POTUTO VINCERMI. 
Degli ARATORI (nemici) hanno arato sul mio DORSO (addosso a me),
vi hanno tracciato dei SOLCHI (ferite, perdite, danni)
IL SIGNORE E' GIUSTO; 
EGLI HA SPEZZATO LE FUNI DEGLI EMPI (e' Dio che combatte contro i nemici di Israele e scioglie i legami/funi che lo tengono legato).

 

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Natale: tradizione o restaurazione

del Pastore Messianico Joseph Shulam di Gerusalemme                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           [traduzione a cura di: Elena Ermolao e Ada Frigo] 

Oggi il Mondo cristiano sta celebrando il Natale. In effetti non solo il Mondo Cristiano sta celebrando il Natale. In Giappone c’è solo l’1% di Cristiani di ogni tipo, ma già in Ottobre le città giapponesi erano invase da alcuni dei più belli e sgargianti alberi di Natale presenti in ogni centro commerciale. La Corea ha solamente il 23 % di Cristiani e come il Giappone ogni grande magazzino, ogni hotel ed ogni centro commerciale è pieno di belle decorazioni natalizie e giganteschi alberi di Natale. Lo stesso si verifica in Cina: i centri commerciali sono tra i più grandi e lussuosi che io abbia mai visto e sono decorati per tutta la durata dell’anno, ma arriva il Natale e le decorazioni sono tutte rosse e bianche con fiocchi di neve, stelle, angeli e alberi di Natale. In questi ultimi giorni ho avuto uno scambio epistolare con un caro vecchio amico su Santa Claus [Babbo Natale] e sul Natale. Ecco parte di questa corrispondenza. Prego che nessuno sia offeso dal mio scritto, ma che lo consideri il più oggettivamente possibile. Per favore ricordate che il mio scopo non è di offendere o ferire i sentimenti di qualcuno, ma solo di riferirmi alla Storia e al concetto di Restaurazione della Chiesa Biblica e di Israele : 

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La Rinascita della Chiesa Messianica

"LA RINASCITA DELLA CHIESA MESSIANICA" è’ un libro dal messaggio dirompente per la cristianità di oggi, specie per quella italiana più legata, per motivi di carattere storico – religioso, a tutta una serie di insegnamenti e tradizioni che, di fatto, l’hanno allontanata dalle sue vere origini  

La prima cosa che mi sono domandata leggendolo è il significato del suo titolo: La Rinascita della Chiesa Messianica.

Perché si parla di RINASCITA? In Italiano ri-nascere vuol dire nascere di nuovo.

L’insegnamento che Gesù ha dato, relativo a questa parola,  lo troviamo nel Vangelo di Giovanni 3:3-8

 “Gesù gli rispose: ‘In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio ’. Nicodemo gli disse: ‘Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?’ Gesù rispose: ‘In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo.” Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito ’.” 

 

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I libri - Il Libro

Al giorno d’oggi si leggono libri di tutti i generi e di tutti i tipi (dalla fantascienza a quelli di carattere scientifico, dall’horror alla pornografia), di tutto e di più e niente scandalizza,nemmeno le cose più aberranti e più oscene, ma quando si parla del “Libro dei libri, il Libro per eccellenza, la Bibbia”, allora si sente dire che non la si può leggere da soli, ma che serve l’interpretazione di un sacerdote, di un teologo e che è sconsigliato leggerla da soli, perché interpretabile solo dagli addetti ai lavori. Il “decoder” quindi risale ai tempi di Dio. 

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Il mio incontro con Cristo

Ero una bambina cattolica: ero andata a Catechismo, avevo fatto la Confessione, la Comunione e la Cresima, avevo sempre partecipato con vero interesse alle lezioni dell’ora di religione alla scuola media, avevo sempre confidato in Dio nei momenti bui e dolorosi della mia infanzia, una vita cristiana da manuale, ma … ... solo sui 13 anni Cristo è entrato veramente nella mia vita!Mio papà lavorava per una ditta di Testimoni di Geova e spesso “portava a casa dei versetti della Bibbia”, mia mamma aveva una collega evangelica e spesso “portava a casa dei versetti della Bibbia”.Erano versetti che non avevo mai sentito nelle omelie in chiesa, versetti che toccavano il mio cuore e lo riempivano di gioia, versetti che mi aprivano gli occhi sulla vastità della Parola di Dio, una vastità che non avrei mai immaginato.Erano versetti che lo Spirito Santo rendeva incandescenti e scolpiva nella mia anima. Mi facevano sentire speciale: avevo Dio come papà, Gesù come amico e lo Spirito Santo come guida. Avevo dentro una gioia esuberante e avevo voglia di parlare di Gesù a chiunque incontrassi. Non mi era mai capitata una cosa simile!Altri eventi che favorirono l’ingresso così potente di Dio nella mia vita furono la morte di mia nonna e un viaggio a Medjugorie, il paese in cui si dice si verifichino le apparizioni mariane.Mia nonna era il perno della nostra famiglia e per me era stata una seconda mamma. Mia nonna era ebrea. Alla sua morte mi sono dovuta confrontare con tutta una serie di domande: “Ma andrà in Paradiso? Avrà creduto in Gesù?

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Io come Zaccheo

La riflessione che vorrei condividere con te mi viene suggerita da un episodio che si legge nel Vangelo di Luca al cap. 19 dal versetto 1 al 10 nel quale Gesù narra la conversione di Zaccheo, un ricco capo dei pubblicani, cioè degli esattori delle tasse.
Innanzitutto leggiamo cosa dice la Parola di Dio (la Bibbia):
“…. Zaccheo per vedere Gesù salì sopra un sicomoro (perché era piccolo di statura)
Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: Zaccheo scendi,
presto, perché oggi devo albergare a casa tua….”
Ho tralasciato l’inizio e la fine del racconto (che comunque ti invito a leggere per la piena conoscenza dei fatti e dell’insegnamento che se ne può trarre) per attrarre la tua attenzione sui versetti succitati.

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... Le pietre parleranno se ...

La moderna scienza archeologica è riuscita a portare alla luce antichissimi resti di civiltà che sembravano oramai più miti che realtà. Invece grazie a pazienti scavi nelle zone dove si presumeva esserci le vestigia delle città, gli studiosi, con tenacia e sacrificio quasi unici, sono riusciti con maestria a far “PARLARE LE PIETRE”.Tutto questo ci ha permesso di venire a conoscenza di cose che altrimenti sarebbero rimaste sconosciute. E, con la conoscenza, si è potuto fare chiarezza laddove potevano esserci incredulità, errore o falsità. Anche la Parola di Dio – la Bibbia – ha vissuto, come dire, il suo tempo “archeologico”. A causa di coloro che avevano tutto l’interesse che rimanessero nascoste le “vere verità” in essa contenute, la Bibbia è stata ed è rimasta “sepolta” per quasi duemila anni. Per questo motivo la spiritualità dell’uomo è sempre stata gestita da una “istituzione” che ha messo a disposizione una soluzione, si fa per dire, per qualsiasi tipo di coscienza, peccato e…altro!Al contrario, la sfera spirituale ed il rapporto con Dio sono una scelta di carattere prettamente personale, come personale è sempre stata e sempre sarà la salvezza che Dio assegna a ciascuno secondo la propria FEDE OPERANTE. Non per appartenenza a questa o quella “chiesa o denominazione”!Gesù, DUEMILA anni fa, ammonendo severamente coloro che volevano costringere i Discepoli a tacere e a non raccontare le grandi e potenti opere che avevano viste fare da Lui e fatte da loro stessi, disse: “MA IO VI DICO: SE COSTORO TACCIONO LE PIETRE GRIDERANNO” (Luca cap. 19 v. 40)

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Quello che si ignora sul conflitto arabo-israeliano

Trattieni il respiro fino alla fine perché si tratta di un “giallo” tutto da scoprire …

 

Le continue crisi Arabo - Israeliane – ricordiamo l’ultima riguardante la Striscia di Gaza - mi hanno fornito lo spunto per trattare con te questo spinoso argomento in modo il più possibile scevro da influenze politiche o da simpatie particolari per l’ uno o l’ altro popolo.

Mentre capi di stato, ministri, ambasciatori, opinionisti di tutte le nazioni e di ogni colorazione politica dicono, giustamente, la propria opinione in base ad impulsi, a volte rabbiosi, basati su convincimenti di natura prettamente umana - o anche disumana - esiste anche, relativamente al conflitto arabo - israeliano, una verità più verità delle altre, una verità di natura spirituale che ogni buon Cristiano dovrebbe conoscere.

Il nostro Signore ci ordina di saper distinguere il sacro dal profano. Sì, perché in questo conflitto, agli occhi di Dio, esiste anche un “sacro” e un “profano”, che purtroppo sono ignorati dalle grandi masse e dai governanti. Questo va in linea con un mondo, ormai governato sempre più dal materialismo e dal laicismo più sfrenati, che non tiene più in considerazione – contrariamente a quanto accadeva nel passato - ciò che pensa il Creatore. Quello che mi “inacerbisce lo spirito”, come avrebbe detto Paolo Apostolo [Atti 17:16], è che addirittura le Chiese riformate, cioè quelle che si basano sulla Parola di Dio (la Bibbia), ignorano che in questo conflitto esiste un “PROGETTO DIVINO” che trascende i pareri o gli umori umani.

Premetto, prima di inoltrarmi in questa delicata e non facile disamina, che il Credente in Cristo deve comunque saper “leggere i tempi” e pregare anche per il “nemico” se pensa che ce ne sia “uno”!

Come vedremo assieme, questo contenzioso - che trova le sue radici già nell’esodo del popolo ebraico dall’Egitto e nel suo insediamento nella terra promessa ad Abramo e alla sua discendenza con un patto voluto espressamente da Dio - non ha solo una dimensione di natura politico-militare-economica – come si sente comunemente dire - ma è soprattutto UN “CONFLITTO” DI CARATTERE “SPIRITUALE”.

 

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Il Vaso di Pandora

Ciao! Mi rifaccio vivo, dopo il nostro precedente incontro, per proporti una nuova riflessione che il Signore, nella Sua immensa bontà, mi ha messo nel cuore mentre meditavo in quella Sua inesauribile “miniera” che è la Bibbia.Il testo che ha stimolato i miei pensieri si trova nel Vangelo di Giovanni al capitolo 3 versetto 16 che dice: E Dio ha tanto AMATO IL MONDO che ha sacrificato il Suo unico Figlio (Gesù) affinché CHIUNQUE crede in LUI non muoia (spiritualmente) ma abbia la vita eterna”.Su questo amore, su questo sconosciuto amore, su questo sottostimato amore del Padre capace di sacrificare per noi ciò che ha di più caro, mi soffermerò spesso nelle prossime occasioni. Quello di cui voglio parlarti questa volta è il tipo di “gratitudine” che una grandissima percentuale di questo MONDO riserva a Dio… Per l’esperienza che mi deriva dai contatti avuti nel mio impegno evangelistico, e non, ho potuto infatti contrapporre la verità contenuta nel testo appena letto alla realtà vissuta e percepita quotidianamente.Spessissimo, purtroppo, con mia grande sofferenza, sento la gente di ogni ceto ed estrazione sociale, perfino quelli che si dichiarano credenti…(?), attribuire la causa di TUTTI i MALI a Dio. Lutti, infermità, malattie, disoccupazione, divorzi, liti, valanghe, inondazioni, terremoti, incidenti del “sabato sera”, ecc… è Dio che manda il castigo, spesso anche immeritato, e chissà quale tipo di espiazione voglia produrre. Non è capitato anche a te di sentirlo dire, magari una volta nella vita, e forse anche di averlo affermato in prima persona?!In sostanza la domanda ricorrente è: Dov’è Dio quando accadono tutte queste cose? Io invece chiedo: Dov’è l’uomo quando Dio chiama, quando Dio dice: “Ama!”, quando Dio dice: “Non uccidere!”, quando Dio dice “Perdona!”, quando Dio dice: “Domina la Terra senza distruggerla!”, quando Dio DICE…. Nella lettera agli Efesini, al capitolo 6 versetto 12 Paolo Apostolo spiega una verità che forse ignori:Il nostro combattimento (quello che dovrebbero fare i credenti) non è contro sangue e carne (cioè contro gli esseri umani), ma contro i PRINCIPATI, contro le POTESTÀ, contro I DOMINATORI DI QUESTO MONDO DI TENEBRE, contro le FORZE SPIRITUALI DELLA MALVAGITÀ che si trovano nei luoghi celesti!!!

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