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Mo'ed, appuntamento con Dio -terza parte

Le Feste Autunnali

Iddio ha già adempiuto le prime tre feste, cioè quelle primaverili; non lo dobbiamo mettere in dubbio, sono fatti accaduti: Gesù è stato crocifisso, è risorto e lo Spirito Santo è stato mandato. Quindi, basandoci su queste certezze, dovremmo stare in piedi su un terreno solido.

Le altre feste, quelle autunnali riguardano la Seconda Venuta di Gesù.

Ci sono tre feste autunnali: Rosh HaShanah che nella Bibbia è chiamata Yom Teruah e significa il giorno del suono di squillo di tromba. Poi ci sono Yom Kippur che significa il giorno della copertura (yom significa giorno) e Sukkot  che significa capanna o tabernacolo.

 

Il popolo ebraico chiama Rosh HaShanah la festa che significa testa dell'anno, capo dell'anno. È celebrata in Israele come il capodanno ebraico. I capi della sinagoga, i rabbini, hanno preso la parola Teruah e cambiando l'ordine delle lettere ne è uscita la parola Creazione; per questo motivo dicono che tale giorno è il capodanno ebraicoMA è interessante notare che Dio ci ha detto che il capodanno, l'inizio dell'anno, è a Pasqua quando il popolo d'Israele è uscito dall'Egitto ed essi sono diventati una nazione. In quel momento Dio disse a Mosé: comincia a contare i giorni da questo giorno. Dal punto di vista biblico gli ebrei sono in ribellione, niente di nuovo riguardo a questo, ma Dio rivelerà a loro il Messia e tutta la verità. La Festa delle Trombe si chiama Yom Teruah (il giorno dello squillo di tromba). Nella Bibbia si dice molto poco di questa festa, c'è scritto di dedicare questo giorno a suonare lo shofar, il corno, la tromba. Pensate: Dio ha scelto una data, un giorno, per suonare il corno. Come tutte le altre feste anche questa ha un significato storico. Quando voi suonate uno shofar, quando sentite il suono dello Shofar, capite che qualcosa deve accadere. Dovete ricordare che nella storia ebraica c'è un evento chiamato Echida quando Abramo ha offerto suo figlio Isacco portandolo sulla montagna per sacrificarlo e alzando il coltello per ucciderlo, ma all'ultimo momento Dio lo ha fermato. C'era un montone incastrato in un arbusto per le corna e Dio, attraverso di esso, ha fornito il sacrificio. Ricordiamo la sua fedeltà: al posto di Isacco è stato sacrificato il montone.

Alla Festa di Shavuòt (Pentecoste), quando Dio riunisce Israele, quando li separa come popolo, quando ci ha dato la nostra amata legge, la Scrittura dice che c'è stato il suono dello shofar, della tromba. Quando  sentiamo lo shofar ci ricordiamo il fatto che Dio provvede il montone, che Dio provvede a quello che serve a noi.

La prima battaglia di Giosuè, quando gli ebrei sono entrati nella Terra Promessa, è stata contro Gerico e lì hanno avuto la loro prima vittoria: non è stato per la loro potenza, non per la loro forza ma per mezzo dello Spirito. Hanno marciato attorno alla città per 7 volte, hanno suonato lo Shofar e le mura sono crollate. Non tutti gli Shofar sono uguali, è difficile trovarne uno buono. Ad ogni modo le mura sono cadute, la città fu distrutta e data nelle mani di Israele. Questo è il giorno di Smitha in Israele, cioè il settimo anno quando Dio dice: Il settimo anno voi non andrete a raccogliere il raccolto, ma lascerete i semi sulla terra. In questo Dio ci insegna che non tutte le cose dipendono dalle nostre forze, perché se la nostra sopravvivenza dipendesse dalle nostre forze faremmo bene a lavorare ogni secondo, ogni minuto, ogni anno della nostra vita. L'anno dello Smitha è annunciato con il suono dello Shofar, della tromba. Il 2015 non solo è stato l'anno dello Smitha, quindi l'anno in cui in Israele il raccolto viene lasciato sui campi; il 2015 è stato anche l'anno del giubileo. Ogni sette giubilei, cioè ogni sette volte sette anni, ogni 49 anni viene dichiarato un giubileo, il 50º anno. Ogni debito veniva condonato, le terre venivano date ai proprietari originari e le persone erano liberate da tutti quei pesi che gravavano su di loro. Quando Israele andava in guerra veniva suonato lo Shofar. Io dico: Dio Sei fantastico e Colui che è stato fedele allora sarà fedele anche domani. Non sono preoccupato per Israele, non sono preoccupato per il popolo eletto di Dio. Abramo ha detto molto tempo fa: il Signore provvederà e quindi insieme oggi dichiariamo: il Signore provvederà. Ma il suono dello Shofar, della tromba, era anche un ammonimento, un avvertimento di pericolo, un tempo per svegliarsi, un tempo per prepararsi. Quando noi guardiamo avanti, agli eventi che accadranno sulla terra prima della Seconda Venuta di Gesù, leggiamo dei sette squilli di tromba in Apocalisse al capitolo otto, nel libro della Rivelazione di Giovanni. L’Apocalisse è un tempo in cui Dio porta i suoi giudizi sulla terra: i primi sei squilli di tromba sono piaghe che vengono rilasciate sulla terra.

Nel giudaismo tradizionale Rosh HaShanah è la nuova luna, è l'inizio del mese di Tisri e viene 10 giorni prima di Yom HaPikurim. Negli insegnamenti ebraici è il giorno del giudizio. Quindi nei 10 giorni da Rosh HaShanah all'avvento di Yom HaPikurim si deciderà se sarete messi nel libro della morte o nel libro della vita: c'è un giudizio che viene. Gli ebrei trascorrono questi 10 giorni implorando Dio, facendo opere di carità, pregando e gridando a Dio perché sia misericordioso. Ciò che noi crediamo non è ancora venuto, ma noi crediamo che avverrà; Yom Teruah è un giorno per ricordare che quando sentiamo il suono dello Shofar ci dobbiamo svegliare, perché il giudizio sta per arrivare. L'andazzo del mondo non andrà avanti per sempre, Dio porterà giudizio e questa è l'applicazione spirituale di Rosh HaShanah, è il suono della tromba del capitolo otto di Apocalisse. Noi vogliamo essere a  posto con Dio nel giorno del giudizio. Paolo scrive relativamente al settimo squillo di tromba, cioè al giorno del grande squillo di tromba in I Corinzi 15: 51-52 “Ecco, Io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Poiché la tromba suonerà e i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo trasformati.” E scrive di ciò anche in I Tessalonicesi 4:16 “… Poiché il Signore stesso con potente grido, con voce di Arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal Cielo e i morti in Cristo risorgeranno per primi.” Nel libro di Apocalisse ci sono sei suoni di tromba: ogni squillo di tromba è un giudizio di Dio e poi arriva il settimo squillo di trombail giorno del Signore. Storicamente i sommi sacerdoti dell'Antico Testamento andavano al Santissimo, la parte più alta e più sacra del tempio di Dio, solo una volta all'anno alla presenza di Dio. I sommi sacerdoti andavano con il sangue, con i sacrifici di sangue, per i peccati del popolo.

Oggi il popolo ebraico nel giorno di Yom Ha Pikurim prega e digiuna; e quando il sole sta per tramontare, nel giorno più sacro dell'anno per il calendario ebraico, all'apice di questo giorno c'è il suono del grande squillo di tromba. Noi come credenti riteniamo che Gesù tornerà in quel giorno. Leggiamo di questo in Zaccaria 14: Lui ritornerà, noi lo incontreremo nell'aria e ci sarà la resurrezione di quelli che sono morti in Cristo. Anche se gli ebrei credono che sia il giorno in cui Dio sigilla uno o nel libro della morte o nel libro della vita, in realtà è il giorno in cui Gesù ritorna, le nazioni della terra si riuniscono contro Gerusalemme e la gente di Gerusalemme sarà massacrata. Tuttavia, di nuovo, come a Pasqua, Dio vede la sofferenza di Israele, e scende a salvarli come fece in Esodo. E viene con un esercito potente che siamo noi credentiLe moltitudini celesti sono già pronte; noi andremo a raggiungerle nell'aria e noi saremo l'esercito del Signore. Alleluia, il Signore degli eserciti scende sulla Terra e distrugge i nemici di Israele! Per capirci, i nemici di Israele sono i nemici di Dio: non potete essere nemici di Israele e essere amici di Dio, non potete odiare gli ebrei e amare Dio, non è possibile. Ecco, l'opera di Gesù è completata. Yom HaPicurim rappresenta la fine di quest’epoca, di questi nostri tempi. Quando Gesù tornerà i Suoi piedi si poseranno su Gerusalemme [Zac 14:4]. Quelli che sono nel libro della morte saranno legati per sempre, mentre noi che saremo vivi nel Messia andremo a Gerusalemme. E Lui stabilirà il suo governo, il suo regno per 1000 anni.

Torniamo alle sei feste: stavamo parlando della sesta festa, la festa di Sukkot, la festa dei Tabernacoli. In Israele costruiamo delle strane piccole capanne, mangiamo dentro le capanne e dobbiamo viverci dentro per sette giorni. (Roberto e Ada hanno avuto un pasto fantastico nella nostra capanna.) Ricordiamo la liberazione di Israele dall'Egitto e ricordiamo come il nostro popolo sia vissuto nomade, in capanne, senza casa fissa. Appendiamo della frutta sulla capanna perché Sukkot è anche una celebrazione del raccolto alla fine dell'estate. In Israeleci sono solo due stagioni: la stagione estiva e quella invernale. La prima pioggia dell'inverno cade sempre a Sukkot, è incredibile!! Non importa che la festa cada a settembre o ad ottobre: durante il Sukkot arriva la prima pioggia e questo ci ricorda la fedeltà di Dio che ha portato il raccolto nella nostra casa. Ci ricordiamo anche gli anni nel deserto: Dio non ci ha lasciati nel deserto, ci ha portati nella terra di Canaan e, nel giorno in cui siamo entrati in Canaan, la manna ha smesso di cadere dal cielo. Dio ci ha dato la terra che ci avrebbe dato il ciboquindi prima il cibo veniva dato direttamente da Dio, invece ora dalla terra, una buona terra in cui scorrono il latte e il miele, una buona terra che ha piogge di primavera e piogge d'autunno, una terra che apparterrà a Israele per sempre, la nostra casa. Questo è dal punto di vista naturale; dal punto di vista profetico guardiamo al regno millenario, il millennio. In Zaccaria 14:16 “tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme” faranno partedel Regno Millenario: Satana è legato nello stagno di fuoco, non c'è peccato sulla Terra, noi stiamo regnando sulla terra da Gerusalemme e le nazioni ogni Sukkot, ogni Festa delle Capanne, vanno a Gerusalemme,  portano i loro sacrifici al Re d'Israele, al Dio di Israele. Questa non è una festa solo ebraica, è  l’Uomo Nuovo che nella Scrittura è costituito da ebrei e gentili che festeggiano assieme. Questa è l'ultima delle sei feste, ma c'è una settima festa, in realtà anche un'ottava festa. In Levitico 23 si parla di queste sette feste: la festa di Pesach, Pasqua è collegata con la festa dei Primi Frutti come un’unica festa. Pasqua (uscita dall'Egitto e Gesù crocifisso) ha luogo in primavera. Dopo Pasqua c’è la Festa dei Primi Frutti (resurrezione di Gesù). Poi c’è Shavuòt, Pentecoste, la Festa delle Settimane (il rilascio dello spirito Santo). Quindi arriviamo alle feste autunnali: Rosh HaShanah (il suono della tromba e l'ammonimento, i giudizi che vengono sulla terra). Poi c’è Yom HaPikurim (il gran suono di tromba, il Messia che torna). In seguito si svolge Sukkot, la festa dei Tabernacoli, delle Capanne (il regno millenario, il regno di Dio), ma c'è ancora un altro giorno di festa, tradizionalmente è il giorno di festa maggiore, il Sabato: lo Shabbat. Lo Shabbat non viene una volta all'anno, ma viene una volta la settimana e Paolo scrive nella lettera agli Ebrei che Israele non è entrato nel riposo, ma che per il popolo di Dio rimane un riposo di sabato. Il regno millenario non va avanti per sempre, dura solo 1000 anni. Poi Satana viene liberato dallo stagno di fuoco, arrivano i giudizi finali e vengono creati nuovi cieli e nuova terra e Dio è in mezzo al Suo popolo e, fratelli e sorelle, noi torniamo al giardino di Eden. Tutto il progetto di Dio è uno spettacolare cerchioMa non è proprio un cerchio, è una spirale perché noi ritorniamo ad un luogo migliore!! Nella nuova creazione non c'è il serpente, non c'è dolore, non c'è sofferenza, non c'è malattia, noi entriamo nel riposo finale di Dio. Ciò che saremo noi non lo sappiamo ancora, la Scrittura dice che sia Dio che noi avremo un nuovo nome. Il sabato di riposo è finito, perché il sabato rappresenta il compimento di tutte le cose.

L'intenzione di Dio è quella che noi riusciamo a prendere parte alla ricchezza di Israele, al bene comune di Israele. Quanto incredibili sono queste feste, quanto è incredibile ripeterle ogni anno, è il nostro bene comune, la nostra ricchezza comune! Voglio incoraggiarvi a non fare niente di meno, sia che siate ebrei o gentili. Questi sono i nostri momenti, le nostre ore, i nostri appuntamenti con Dio

Ultima modifica ilDomenica, 17 Aprile 2016 11:57
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