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Mo'ed, appuntamento con Dio -seconda parte

Dal momento che le feste primaverili o le prime feste parlano della prima venuta di Gesù, sono state tutte profeticamente adempiute, completate in modo incredibile.

Pensate a questo per un momento: ci sono 365 giorni in un anno e Gesù avrebbe potuto essere crocifisso in qualsiasi giorno, Gesù avrebbe potuto risorgere dai morti in qualsiasi giorno, lo Spirito Santo avrebbe potuto essere rilasciato in un giorno qualsiasi.

Questi sono i tre eventi principali della prima venuta di Gesù: è stato crocifisso, il terzo giorno è risorto dai morti e lo Spirito Santo è stato mandato.Vi rendete conto che ognuno di questi eventi è accaduto durante una festa ebraica?! Rendetevi conto che è una cosa abbastanza notevole. Forse un evento sarebbe potuto accadere in una festa ebraica e avreste potuto parlare di una coincidenza, ma tutti e tre gli eventi principali della prima venuta di Gesù sono capitati durante una festa ebraica.

Vediamo quindi le feste primaverili.

 

La prima festa primaverile è Pasqua, la seconda è Primi Frutti e la terza è la festa di Shavuot, quella che la Chiesa cristiana chiama Pentecoste (Pentecoste significa 50 giorni dopo la celebrazione di Pasqua).

Cominciamo con la Pasqua. Potrei parlare due ore della Pasqua. Pasqua ha il suo significato storico. Una delle cose belle delle feste è che hanno una realtà storica ed una spirituale: sono commemorazioni della fedeltà di Dio. Uno degli errori che ho visto commettere dai cristiani che celebrano queste feste è che si concentrano solo sulla realizzazione spirituale, ma siamo delle persone particolarmente ricche perché, mentre festeggiamo le feste e guardiamo indietro all'evento storico che le ha generate, vediamo la fedeltà di Dio. Pasqua in ebraico si dice Pesah che significa“passaggio”. Pasqua è praticamente il ricordo della liberazione del popolo d'Israele dall'Egitto. La Bibbia dice che non è mai successa una cosa del genere prima: Dio ha scelto un popolo, la discendenza di Abramo, facendo segni e miracoli. Quando celebriamo la festa di Pasqua ringraziamo Dio perché Lui non ha scelto un angelo per liberarci dalla schiavitù, ma Dio stesso è venuto. Quanto Dio ama Israele! Penso a questa realtà: storicamente il popolo d'Israele era stato in schiavitù 430 anni. C'è un bel versetto in Esodo 3: 7-8 “Il Signore disse: ho visto, ho visto l’afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori; infatti conosco i suoi affanni. Sono sceso per liberarlo dalla mano degli egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese nel quale scorre latte e miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Ittiti, gli Amorei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei.”

Quindi per quattrocentotrent'anni Dio ha visto l'oppressione: “Ho sentito il pianto del mio popolo e conosco il loro dolore e Io sono venuto giù per liberarli.” Quindi Dio è intimamente coinvolto nella storia di Israele ed è intimamente coinvolto con le nostre vite. È una delle cose da ricordare quando celebrate la Pasqua, Dio non è cambiato, Dio conosce le vostre sofferenze, sente il vostro dolore e Lui verrà per liberarvi.

 

In questo luogo di aspettazione, quando Giuseppe stava morendo (lui era andato in Egitto, era stato innalzato come Principe d'Egitto) disse: “sarò sepolto in questa terra” [Genesi 25:4], ma sapeva che un giorno sarebbe venuto il Signore, avrebbe preso Israele e lo avrebbe portato nella terra che aveva promesso di dare ai loro padri. Non sapeva quando questo sarebbe accaduto, ma sapeva che si sarebbe verificato. Disse quindi: “Quando quel giorno verrà portate fuori le ossa da questa terra e portate le mie ossa nella terra promessa”. E sapete che cosa è successo? Che 430 anni dopo (mi vengono i brividi!) finalmente il Signore ascoltò e salvò il popolo d'Israele. E tutto Israele, 3 milioni di persone, con segni e prodigi uscirono dall'Egitto e la gloria di Dio venne manifestata. É la gloria di Dio che bruciava nella nuvola di giorno e nella colonna di fuoco di notte. Segni, prodigi, miracoli e dove condusse Israele? La prima tappa fu alla tomba di Giuseppe e Dio fece tirar fuori le ossa di Giuseppe e disse: “Ecco Giuseppe, adesso ce ne andiamo alla Terra Promessa!” Adesso comprendete in modo evidente le feste di Israele: sono la nostra eredità, sono una promessa manifestata. Quando guardo come Dio ha liberato Israele, quando celebro la Pasqua e guardo indietro nel tempo vedo quello che Dio ha fatto, vedo Mosé e anche Mosé mi incoraggia.

Ci sono un sacco di cose da dire relativamente a queste feste. Questa su Mosé è molto ricca, è un altro incoraggiamento per tutti noi. Mosé era incapace e Dio gli disse: “Mosé, Io ho scelto te.” Mosé gli rispose: “Dio, hai fatto un errore,  non posso farcela.” Invece Dio gli disse: “Tu puoi farcela.” Mosé replicò: “Non riesco a parlare”, allora Dio insistette: “Ok, apri la tua bocca!” Praticamente c'è stata una discussione tra Dio e Mosé: Dio gli diceva “Io voglio che tu faccia” e Mosé rispondeva “io non ce la faccio, non posso.” Ma Mosé andò e Dio gli mise le parole nella bocca.

Quando consideriamo Pasqua vediamo la celebrazione del sacrificio dell'Agnello. Nel 10º giorno del mese di Nissan viene preso un agnello, il 10º giorno viene portato dentro al cortile del tempio, e tutti quanti possono entrare nel cortile del tempio e guardare l'agnello per vedere se va bene, scegliere l'agnello giusto e poi, il 14º giorno di Nissan, quattro giorni dopo la Preparazione, l'agnello viene scannato alle tre del pomeriggio. Quindi ogni famiglia uccideva un agnello e il cui sangue veniva preso e messo sull'architrave e sugli stipiti della porta; senza saperlo, facendo così, gli ebrei con il sangue facevano un gesto a forma di croce. Quando è passato l'angelo della morte, durante l'ultima piaga d'Egitto, il primogeniti d'Egitto sono stati uccisi. Ma Dio ha fatto la differenza tra i figli degli egiziani e i figli degli israeliti a motivo del sangue che era sugli stipiti e sull'architrave, il sangue dell'Agnello perfetto che era stato sacrificato. L'angelo della morte non ha visitato le case degli israeliti e in quella notte - Alleluia! - Israele è uscito dalla schiavitù, Israele è stato liberato. Questa è la realtà storica di ciò che è successo. Adesso consideriamo la vita di Yeshuà (Gesù) e la Sua prima venuta. Le Feste di Primavera riguardano la Prima Venuta: il 10º giorno l’agnello veniva preso dal cortile del tempio e messo nelle proprie case e lì tenuto per tre giorni. Nello stesso giorno, il 10 di Nissan Gesù andò a Gerusalemme e, per i quattro giorni seguenti, si recò al tempio, dove i rabbini lo selezionarono, gli fecero domande, lo toccarono, tentando di dimostrare che quell'agnello non era il vero Agnello di Dio, ma non ci riuscirono. E la sera della Preparazione del 14º giorno del mese Gesù riunì insieme a sé i Suoi discepoli per la cena. Non è incredibile: quelli erano i discepoli con cui Gesù aveva camminato per tre anni, era l'ultima volta nella Sua vita in cui sarebbe stato con loro e li chiamò a festeggiare la cena pasquale?! Quando noi leggiamo dell'Ultima Cena nella teologia cattolica o cristiana parliamo del Seder di Pasqua, la cena pasquale, quindi fu nel contesto della cena pasquale che Gesù diede i Suoi ultimi insegnamenti ai discepoli. È lì che dimostrò la Sua umiltà e mostrò ai Suoi discepoli il modo di comportarsi. Alla cena il Re di Gloria lavò i piedi ai Suoi discepoli. Nel Seder di Pasqua, il 14 di Nissan, ci sono quattro coppe di vinola terza coppa è la coppa della redenzione ed è a questo punto della cena pasquale, con la coppa della redenzione, che Gesù sollevò il pane e disse: "Questo è il Mio corpo dato per voi" e alla terza coppa, la coppa della redenzione, Lui alzò il calice del vino. Queste sono cose che gli ebrei hanno fatto per 2000 anni senza sapere ciò che facevano, in quel momento invece, mentre la stava festeggiando Gesù, Egli alzò la coppa della redenzione e disse: "Questo è il Mio sangue dato per voi", e proclamò la liberazione dalla morte. Come il sangue dell'agnello aveva protetto i figli di Israele dall'angelo della morte così Gesù alzò il Suo corpo e alzò il Suo sangue. In questo modo Egli dichiarò: “Attraverso la Mia morte e attraverso lo spargimento del Mio sangue voi sarete salvati.” Dopo cena si recò al giardino del Getsemani e venne arrestato. Tutti conosciamo le sofferenze che dovette soffrire con i sommi sacerdoti e con Pilato. Poi, alle nove della mattina venne crocifisso e alle tre del pomeriggio morì. A circa un miglio di distanza, sul Monte del Tempio, i sommi sacerdoti stavano uccidendo l'agnello di Pasqua nello stesso momento in cui Gesù stava dando la Sua vita, stava morendo. È una cosa incredibile che Dio ha fatto e questo è accaduto a Pasqua. In Giovanni 1:29, quando Giovanni vide arrivare Gesù, egli disse: “Guardate l'agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” In 1ª Corinzi 5:7 Paolo dice: in realtà il Messia, la nostra Pasqua è stata immolata per noi; in Giovanni 19:36 viene detto che nessuna delle sue ossa è stata spezzata. Le gambe del ladrone di destra e del ladrone di sinistra furono spezzate, ma nessun osso venne spezzato a Gesù. Isaia 53:7 dice: “Come un agnello muto é andato per essere sacrificato.” Quando noi celebriamo la Pasqua guardiamo indietro al passato, ci ricordiamo della fedeltà di Dio e vediamo che la Pasqua è stata adempiuta: l'Agnello di Dio è stato sacrificato. Ci sono così tante cose nel Seder pasquale, nella cena pasquale, che parlano di Gesù. Durante la cena pasquale al centro del tavolo c'è un piatto e ci sono tre pagnotte separate da dei tovaglioli e colui che conduce la cena, durante la cena, prende la mazzà, cioè il pane centrale, la spezza e la avvolge in una salvietta; poi viene nascosta. Ciò che si fa dopo cena viene chiamato “Afikomen”: i bambini devono cercare "l’Afikomen" che è stata nascosta e senza l’“Afikomen” la cena pasquale non può continuare. Che immagine incredibile di Gesù, il Pane di Vita spezzato, nascosto nella tomba per tre giorni, finché non è stato trovato, finché non è risorto dalla morte. Quando Gesù è morto, il regno di Dio non sarebbe potuto continuare; quando Lui ha esalato l'ultimo respiro, la Scrittura dice che la cortina, cioè la tenda del tempio, si è spezzata nel luogo Santissimo. Che cos'era questo velo, questa tenda? Era il velo che separava la Presenza di Dio dalle persone che venivano al tempio, un po' come avviene ancora oggi nella Chiesa cattolica: ci sono i sacerdoti da una parte e la gente comune dall'altra. Ma dal momento in cui Gesù Cristo è stato crocifisso questo velo che c'era fra i sacerdoti e la gente comune è stato rotto, consentendoci di entrare direttamente alla Presenza del Padre e noi siamo diventati un regno di re e sacerdoti.

Se Gesù non fosse risorto dai morti, se la Sua morte fosse stata la fine della storia, sarebbe stato tutto insignificante. La Scrittura dice che se Gesù non fosse risorto dai morti noi saremmo i più infelici di tutti gli uomini, ma Lui è risorto dai morti. Lui avrebbe potuto risorgere dai morti in qualsiasi giorno, in qualsiasi tempo, ma di fatto Lui è risorto proprio nella festa dei Primi Frutti. Quindi tutte le feste hanno due applicazioni: una storica, che di solito è connessa con la terra, e una spirituale. Azzimi, Pasqua e Primi Frutti sono le feste di primavera, che, profeticamente, sono state tutte adempiute con la prima venuta di Gesù. La realizzazione fisica della Pasqua è stata la liberazione del popolo d'Israele dall'Egitto, mentre  l’appuntamento profetico-spirituale è stato la crocifissione di Gesù.

La Festa dei Primi Frutti è una celebrazione agricola: riguarda il momento in cui Israele è entrato nella terra e dopo le piogge di primavera ci sono stati i primi raccolti; se voi foste stati in Israele alcune settimane fa avreste visto che i campi sono pieni di orzo già maturo e pronto ad essere raccolto. Il nome ebraico della festa è "Bicorim", riguarda il nostro sacrificio nel momento in cui offriamo a Dio i primi frutti della terra portandoli al tempio. La festa dei primi frutti è piena di promesse: i primi frutti non sono abbastanza, ma noi guardiamo verso il raccolto che ci sarà alla fine della stagione: Dio, che è fedele nel darci questo primo raccolto, sarà fedele nel darci anche un grande raccolto alla fine della stagione. 

Storicamente, la festa dei primi fruttiè il giorno in cui gli ebrei sono passati attraverso il Mar Rosso per andare alla Terra Promessa. Quindi è il giorno in cui l'Egitto è stato sconfitto, il giorno in cui il potere d'Egitto è stato distrutto dentro il Mar Rosso. Israele si ricorda ancora di questo evento. Dio non ha portato Israele solo fuori dall'Egitto, non li ha lasciati vittime degli egiziani, ma li ha anche salvati, e li ha portati dentro al mare su terra asciutta, ed è Lui che ha distrutto l'esercito degli egiziani. È incredibile che proprio in questo giorno Gesù sia risorto dai morti, alleluia! È incredibile che Lui abbia scelto di risorgere proprio in occasione di questa festa. Quindi con la resurrezione di Gesù è finito il potere del nemico, del diavolo. È il potere della resurrezione che porta la vittoria nella nostra vita, è il potere della resurrezione che sconfigge il potere delle tenebre, è il potere della resurrezione che ci libera. Quindi Israele in quel giorno è stato liberato dall'Egitto per non essere più sotto schiavitù e con la resurrezione di Gesù noi siamo stati liberati per sempre. La resurrezione di Gesù è uno di quei momenti della storia importanti perfino per le persone che non credono. Il calendario dell'umanità è suddiviso in avanti Cristo (a.C.) e dopo Cristo (d.C.): la resurrezione di Gesù ha diviso la storia del genere umano.  Anche i pagani celebrano la Pasqua, il cui nome in inglese: "Easter" deriva dal nome della dea della fertilità "Ishtar": è una festività pagana e i suoi simboli sono l'uovo e il coniglietto. Non so come sia in Italia, ma io sono cresciuto in America e quello che fanno a Pasqua è regalare i coniglietti e le uova di Pasqua. Quanto lontani sono caduti dall'eredità di Dio! Noi abbiamo un'eredità, una festa divina. 

Tre giorni dopo la crocifissione c’è la Festa dei Primi Frutti: abbiamo i primi frutti del raccolto e abbiamo la resurrezione di Gesù.

La Scrittura ci insegna in Levitico 23 che dobbiamo contare 50 giorni dopo Pasqua per avere la Festa di Shavuot, la Pentecoste. Nella chiesa cristiana la chiamiamo Festa di Pentecoste. In ebraico la parola Shavuot significa solo  “settimane” al plurale e come tutte le feste di Israele ha una realizzazione naturale e ha un adempimento profetico-spirituale. 

 

Dal punto di vista naturale sono successe molte cose a Pentecoste. In 50 giorni Israele è uscito dall'Egitto, sono arrivati monte Sinai, ed è sul monte Sinai che Israele ha incontrato Dio. Una delle cose da cui sono stato colpito quando sono andato in Israele è che c'è qualcosa che riguarda quella gente che li rende diversi da tutti gli altri popoli. Alla fine ho scoperto cos’era: 4.000 anni fa tutto questo popolo si è incontrato con Dio; non era mai successo prima. Dio ha scelto una nazione e l’ha portata su una montagna al centro del deserto e ha dato loro la Legge. La festa di Pentecoste è la celebrazione del fatto che Dio ha dato la legge. Quando guardo Israele oggi, ciò che rende diverso il popolo d'Israele è che tutti i nostri antenati si sono incontrati con Dio e questo ha portato qualcosa nel nostro DNA, come un cambiamento. Non importa che fossero spaventati da Lui, non importa che loro abbiano mandato Mosé sul monte a incontrarsi con Dio perché avevano paura di incontrare Dio, è successo qualcosa al DNA di Israele in quel giorno e oggi ha effetto su di me. Uno dei miei antenati si è incontrato con Dio e quel popolo non è mai rimasto com'era prima. Quindi il primo evento naturale di Pentecoste è la ricezione della legge, la parola di Dio scritta sulle tavole di pietra data alla nazione d'Israele: la “Torah”. Per 2000 anni noi siamo stati dispersi in giro  tra le nazioni lontani dalla nostra terra ed è stato il nostro rapporto con la legge che ci ha tenuti divisi dai popoli delle nazioni. La Pentecoste è anche una festa di raccolto in cui portiamo come offerta nel tempio i primi frutti  e quindi, secondo la promessa, un raccolto molto più grande. Un'altra cosa che è accaduta a Pentecoste quando Mosé salì sul monte è che il popolo si ribellò e Aronne costruì un vitello d'oro. Mosé venne giù dal monte, vide quello che era accaduto e disse: Chi è dalla parte di Dio? La tribù dei Leviti disse sì, noi siamo dalla parte di Dio, presero le loro spade e uccisero 3000 dei loro fratelli e sorelle, 3000! Dio li vide ed in quel giorno mise da parte la tribù dei Leviti e  disse loro: Voi sarete miei sacerdoti, perché voi siete ferventi. In Ebrei capitolo 12 Paolo parla del compimento profetico di Pentecoste, dice: Voi non siete venuti a una montagna che possa essere toccata e che bruci col fuoco (fuoco, oscurità, la tromba che suona, paura) ma Dio dice: Voi siete venuti a migliaia di angeli che gioiscono. Quindi il giorno di Pentecoste è giorno di festa, è il terzo giorno di festa. In Atti capitolo due la Scrittura dice che c'erano ebrei radunati in Gerusalemme che venivano da tutte le parti del mondo. Perché? Perché la festa di Pentecoste era una delle tre feste in cui Dio chiamava tutti gli ebrei a venire a Gerusalemme per festeggiare la festa. I discepoli si erano riuniti, Gesù aveva detto loro di rimanere a Gerusalemme, di aspettare e di pregare, e loro avevano pregato tutta quella notte. Ed è proprio a Pentecoste, di nuovo con fuoco, che è caduta la gloria di Dio e che lo Spirito Santo ha riempito ed è stato riversato sopra la Chiesa. Lì c'erano ebrei di tutte le nazioni, alcuni sono stati riempiti con lo Spirito Santo. Pensate a questo: a Pentecoste è stata data la Legge scritta su tavole di pietra che ha separato gli ebrei dalle nazioni ed è stato pure a Pentecoste che la legge è stata scritta nel nostro cuore con lo Spirito Santo. Noi cristiani siamo stati separati dai popoli come la Torah aveva separato gli ebrei dalle nazioni. Lo Spirito Santo separa i credenti nel Messia. Un'altra cosa incredibile è che nella prima festa di Shavuòt 3.000 ebrei sono stati uccisi dai Leviti e che cos'è successo nel compimento profetico? Sempre nel giorno di Pentecoste 3.000 ebrei sono venuti alla vita, si sono convertiti a Cristo. Questo è scritto in Atti 2, non è gloriosa questa cosa? Lo Spirito è stato riversato, com'è scritto in Geremia 31:33 in cui il Signore fa la promessa e dice: “Metterò la mia legge nel vostro cuore, vi darò un cuore di carne, non un cuore di pietra.” Finché Israele non ricevette la Legge essi sono stati schiavi, ma è stato il loro rapporto con la Legge che li ha resi una nuova creazione, è stata la Legge che ha reso Israele “Israele” e nello Spirito Santo voi credenti in Gesù siete diventati una nuova creazione, voi siete stati messi da parte. Queste sono le Feste di Primavera.

Ultima modifica ilVenerdì, 22 Aprile 2016 12:45
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