Mo'ed, appuntamento con Dio -prima parte
- Scritto da Sabrina
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Le feste di Israele vengono da Dio.
Quando leggiamo Levitico 23 Dio dice specificatamente: queste sono le mie feste, osservatele per sempre, sono feste eterne, date al popolo di Israele.
Paolo insegna che i “gentili” sono diventati parte della comunità di Israele e mi piace quando vengo in Europa perché voi avete quel “bene comune”, quella “assistenza statale”; c'era quel tipo di assistenza anche nel Regno Britannico con il Commonwealth che coinvolgeva tutte le isole. Quindi nella Scrittura sta scritto che voi avete il vostro bene comune, ebrei e gentili. Voi sarete arricchiti dalle feste: sono dei tesori e voi sarete arricchiti nel conoscere il loro significato fisico e spirituale e anche nel celebrarle.
Le feste di Israele esistono su due livelli:
1) livello storico: ogni festa commemora un evento nella storia di Israele,
2) livello profetico: ogni festa riguarda quello che succederà nel regno di Dio profeticamente.
La cosa incredibile su queste sette feste che Dio dà a Israele - in realtà sono otto, includendo lo Shabbat, il sabato – è che in esse tutto il piano di Dio è manifestato. Stavo pensando ancora a questa torre; se voi la volete costruire avrete bisogno di un progetto e queste feste sono il progetto di Dio. Lui ce le ha date profeticamente così che noi potessimo capire.
Nella lingua ebraica la parola che noi traduciamo come festa è la parola "Mo’ed" che significa appuntamento, quindi le feste sono appuntamenti che Dio ci ha dato. Quando ci penso mi scoppia la testa! Se voi avete un appuntamento con il vostro dentista probabilmente vi presenterete, se voi prendete un appuntamento con un amico a casa sua probabilmente vi presenterete. Dio ha preso questi appuntamenti con noi e Dio dice: “Questi sono i giorni in cui IO voglio incontrarmi con TE.”
Tre feste sono fisiche, invitano ad andare a Gerusalemme per incontrarsi con Dio. Che cosa incredibile che Dio abbia scelto certi giorni per dire che in essi Egli vuole incontrarci personalmente! Generalmente quando vuoi incontrarti con qualcuno hai un proposito.
Una cosa che ho imparato dai rabbini messianici e dai rabbini ortodossi è che in queste feste seguono una liturgia precisa, ma quello che ho appreso da un rabbino messianico è che queste feste sono vive, sono il momento in cui Dio si trova con te, e quindi ti vuole dire qualcosa, e non è sempre la stessa cosa. Vi raccomando di presentarvi ed ascoltare quello che Lui vuole dirci.
È interessante perché un'altra parola ebraica usata per descrivere queste feste è la parola "Miccrei". Nella Bibbia la parola Miccrei può essere usata per indicare il momento in cui c'è un gioco e bisogna trovarsi per fare questo gioco, quindi è un momento in cui noi ci prepariamo come ci si prepara al gioco alla fine dei tempi.
Un'altra cosa che avete bisogno di comprendere è che tutte le feste ebraiche iniziano al tramonto: la festa va dal tramonto al tramonto, il calendario di Dio per ogni giorno va dal tramonto al tramonto. Sapete perché funziona così? È incredibile! Se leggete in Genesi La storia della Creazione, quando Dio ha creato il primo giorno Egli ha detto: "E fu sera e fu mattina e fu il primo giorno", “E fu sera e fu mattina e fu il secondo giorno”. Gli ebrei contano i giorni da sera a sera, quindi tutti i giorni di festa si allineano alla volontà di Dio e iniziano alla sera.
Le feste di Israele sono agricole, legate al ciclo produttivo della terra e si dividono in due gruppi:
· le feste primaverili. Erano costruite attorno alla pioggia, attorno le piogge di primavera, all'acqua che porta la vita. Le piogge primaverili e la primavera sono un tempo che parla dei primi frutti del raccolto.
· le feste autunnali sono alla fine della stagione del raccolto e prima che arrivi l'inverno.
Le feste di primavera sono: la Pasqua, la festa dei Primi Frutti, la festa di Shavuot o Pentecoste, che parlano della prima venuta di Gesù;
le feste autunnali profeticamente parlano invece della seconda venuta di Gesù.
